L’esperienza di Deborah
Tutto ha avuto inizio da un articolo che ho letto attraverso la stampa locale dove all’ex granaio situato a Villa Colloredo Mels di Recanati andava in onda ogni 15 giorni un concerto musicale audio olfattivo realizzato dagli studi Malleus di Recanati che ha come partner solidale la Lega del Filo D’oro. Attratta dalla curiosità dell’evento ho proposto all’associazione Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti sezioni provinciale di Macerata per la quale ne sono oltre che socia la rappresentante di zona per Recanati di andarci così l’entusiasmo si è fatto sentire anche dal presidente Mirko Montecchiani che ha accolto questa mia proposta con grande gioia. E’ stata un’esperienza bellissima e da ripetere dove i suoni delle musiche si associavano ai profumi e all’aria l’esperienza che io ho vissuto in prima persona è stata quella di aver udito dei suoni di una navetta spaziale con scricchiolii di porte che si aprivano e chiudevano e che si dirigeva nello spazio poi una musica soave che richiamava alla mente spazi infiniti e senso di libertà, i profumi speziati ricordavano la grandiosità della natura, il viaggio che ci ha fatto vivere nella natura incontaminata dove il canto dei grilli di uccelli e makako ed il gorgoglio dell’acqua di un ruscello davano una sensazione di pace con tuoni fulmini e vento dove la pioggerellina sottile che accarezzava il nostro corpo rendeva tutto piu’ veritiero. Per me è stata una bellissima esperienza in quanto mi ha fatto vivere per un’ora in luoghi dove ancora non ho avuto la possibilità di recarmici personalmente. Spero che in seguito l’esperienza si possa riproporre nuovamente con un gruppo molto numeroso pronto a vivere per un’ora circa un’esperienza indimenticabile. Ringrazio di cuore Malleus per l’opportunità che ci ha regalato con la sua bellissima idea e la sua creazione i ringraziamenti sono anche estesi al presidente Mirko Montecchiani per aver accolto con grande entusiasmo questa mia iniziativa ed infine un grazie va ai soci che hanno condiviso con me questa stupenda esperienza.
L’esperienza di Maria Grazia
Un viaggio della mente! Questo è stato per me il concerto di malleus.
In una sala avvolta dal silenzio e dalla luce soffusa delle candele i nostri sensi sono stati sollecitati da suoni, profumi e sensazioni che ci hanno portato in luoghi lontani.
Una musica soave, che richiamava alla mente spazi infiniti e senso di libertà, veniva bruscamente interrotta da un sinistro rumore di chiavistelli e di pesanti portoni che opprimevano l’animo e incutevano terrore.
Le note musicali marziali e incalzanti rievocavano campi di battaglia dove legioni romane affrontavano il nemico.
I profumi speziati riconducevano alla grandiosità dell’impero, quando roma era il crocevia di popoli con le loro tradizioni. Dove l’opulenza un po’ sfrontata dei sovrani si manifestava in feste e banchetti dal sapore orientale.
delicate note riportavano l’animo alla tranquillità. una tranquillità spezzata da un organo che con la sua imponenza ci dava quasi un senso di piccolezza davanti all’onnipotenza del destino…
Un viaggio che ha attraversato la natura incontaminata dove il canto dei grilli e il gorgoglio dell’acqua di un ruscello davano una sensazione di pace. Dove la pioggerellina sottile che accarezzava il volto rendeva tutto più veritiero…
Al termine del concerto, come un brusco risveglio, siamo stati tutti catapultati nuovamente nella realtà! C’è stato quasi un attimo di smarrimento prima di comprendere che quel viaggio era solo frutto della nostra mente che per un’ora si era lasciata trasportare dalle ali dei sensi in luoghi lontani nello spazio e nel tempo… un viaggio virtuale da non perdere. Una grande opportunità da ripetere e della quale siamo grati a Malleus e all’Unione Ciechi di Macerata.
L’esperienza di Rita
Seduta sulla poltroncina, scambio alcune frasi con le mie vicine….inizia la presentazione, esauriente, stimolante, che introduce già un’atmosfera di curiosa attesa.
Si spengono le luci, percepisco l’entrata di una luce fioca: mio marito mi spiega che è un signore vestito da monaco con una candela in mano, che pone su un tavolo e che sarà la luce guida dell’intero concerto, simboli, entrambi, del viaggio interiore che sta iniziando.
Dall’ottimo impianto audio ecco il suono dell’Universo, insieme al suo profumo: la nascita? Credo di sì, la nascita della Vita e percepisco anche la nascita della mia vita.
E poi il cammino fra lampi improvvisi, tuoni roboanti, in caverne buie, sull’acqua, nei boschi e musica e vocalizzi che mi portano sempre di più nel mio interiore.
Situazione ambivalente: paura e voglia di andare avanti per scoprire di più.“… E naufragar m’è dolce in questo mare..”
E ancora una pioggia leggera, sottile, sui miei capelli come a sottolineare una rigenerazione, una purificazione.
Sensazione dolce e piacevolissima.Un viaggio intimo, unico, profondo,coinvolgente, permeato nella musica, nei suoni, nei rumori, nei profumi che mi riportano in vissuti antichi. Il rumore degli stivali nell’acqua mi crea la sensazione di una forte mano, di mio padre o di mia madre, che mi accompagna e mi guida verso un prato meraviglioso, fiorito ed un casolare accogliente.
Nel prato, un olmo su cui faccio l’altalena.I sensi coinvolti a stimolare lo spirito in dimensioni mai sperimentate.
“…ove per poco il cor non si spaura…”
Il suono di una campanella, le luci tornano ad accendersi…sono di nuovo nel reale…peccato!Però, ora, ho qualcosa di più.